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 Lecce in A

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Momento caldo
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Lecce in A Empty
MessaggioTitolo: Lecce in A   Lecce in A Icon_minitime1Lun Mag 31, 2010 5:51 pm

LECCE, 31 maggio 2010 - "I giocatori simbolo di questa
promozione sono quelli che hanno giocato poco". Gigi De Canio, nel
momento della gioia della città (percorsa dalla squadra su un pullmann
scoperto) e di tutto il Salento per la promozione nella massima serie
con il Lecce, non vuole dimenticare i calciatori che hanno giocato di
meno, ma che hanno contribuito in maniera determinante alla costruzione
del gruppo. "Sono loro perché hanno accettato il ruolo di comprimari e
quando sono stati chiamati in causa hanno creato la giusta concorrenza
con i titolari, mettendo loro pressione e costringendoli a dare il
massimo. È stato questo il nostro segreto" ha detto il tecnico dei
salentini. Anche perché l'inizio non è stato dei migliori e De Canio
ricostruisce l'avvio del campionato, tra mille difficoltà dopo una
retrocessione non digerita: "Dopo la retrocessione, con la società che
aveva dovuto ridimensionare i suoi programmi e parlare di campionato di
transizione mettendo in vendita tanti ottimi giocatori, non è stato per
nulla facile. Abbiamo fatto un ritiro senza attaccanti, con la società e
i tifosi delusi, la condizione psicologica non era buona. Non dimentico
che Corvia e Marilungo sono arrivati il sabato mattina della seconda di
campionato. C'è voluto del tempo per ricostruire la mentalità ed adesso
eccoci qua".

Lecce in A 0L38R38L--300x145Il presidente Semeraro con i suoi giocatori. LaPresse


semeraro —
"Alzare la Coppa è stata una bellissima sensazione, perché tenevo
molto al primo posto". Così il patron del Lecce Giovanni Semeraro ha
commentato la promozione della sua squadra coronata con un primo posto
al termine di un grande campionato. "È stato un campionato fatto sempre
in testa, emozione dopo emozione, sconfitta dopo sconfitta. Ecco perché
ci ha molto inorgoglito arrivare primi".


promosso otto volte —
Il Lecce è insomma salito sull’ottovolante, regalando la grande festa
all’intero Salento, quasi dormiente e disincantato sino all’aritmetica
certezza raggiunta solo all’ultima giornata, con il pareggio contro il
Sassuolo. Il club di Semeraro ha conquistato la sua ottava promozione,
concludendo per la prima volta in vetta alla classifica (anche nel
1984-’85 i giallorossi finirono al comando ma a pari punti col Pisa,
miglior piazzato per i risultati negli scontri diretti). Dopo quelle
sotto la guida di Fascetti (1985), Mazzone (1988) e Bolchi (1993), con
il marchio degli indimenticati Franco Iurlano e Mimmo Cataldo, le altre
5, con Ventura, Sonetti, Rossi e Papadopulo, sono state ottenute nella
gestione della famiglia del banchiere.


il riscatto di de canio —
Desideroso di riscattarsi dopo la retrocessione annunciata nello scorso
torneo, Gigi De Canio, che a marzo aveva preso il posto dell’esonerato
Beretta, ha sorpreso tutti. "Non facciamo proclami, questo gruppo
dovrà crescere gradualmente, quindi siamo pronti a vivere una stagione
di transizione - aveva, infatti, detto a luglio il presidente Giovanni
Semeraro -. Voltiamo pagina: non destinerò più tante risorse economiche
all’azienda calcio. Voglio che il Lecce riesca a sopravvivere con una
forma di autofinanziamento".


piacevole anticipo —
Detto e non fatto! Perché De Canio ha dovuto quasi scusarsi per il
piacevole anticipo sul progetto iniziale. Occhi lunghi anche sulle
operazioni di mercato dopo la rinuncia al d.s. Angelozzi (da ottobre a
casa, nonostante fosse sotto contratto sino al giugno 2011),
l’allenatore materano ha plasmato la creatura, tenendola a galla
nell’avvio incerto e rendendola poi tosta e, a tratti, anche
irresistibile. Balzato al comando a fine novembre, il Lecce ha condotto
da capolista per quasi 6 mesi, pur in condominio per poche settimane
con Ancona e Sassuolo. Giacomazzi e compagni vantano l’attacco più
prolifico. E la coppia Corvia (17) - Marilungo (13) - il primo arrivato
dal Siena a titolo definitivo a parametro zero e il secondo in
prestito dalla Sampdoria per 100 mila euro - ha superato quota 29 reti,
che era il bottino record del Lecce nei tornei conclusi con la
promozione in A. Prima di loro, le premiate ditte del gol erano state
quelle formate da Francioso (15) e Palmieri (14), sotto Ventura, e
Tiribocchi (17) e Abbruscato (12), con Papadopulo.
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